Centro di ricerca per l'estetica del diritto | Studi e ricerche
Studi e ricerche
Il diritto è un fenomeno complesso, profondamente iscritto nell’esistenza umana eppure spesso frainteso quale semplice insieme di regole, arbitrarie e contingenti, dettate, nel migliore dei casi, dallo spirito dei tempi. Eppure il giurista, soprattutto se pratico del diritto e in primo luogo osservando la giuridicità nel suo quotidiano farsi e incidere nella società, non ha mai mancato di rilevare tutta la problematicità di tale fenomeno, denunciando come impraticabili dal punto di vista esperienziale e, in fondo, inutili dal punto di vista teoretico, le qualificazioni funzionali, meccaniche, computazionali della ragione giuridica. Nel contempo, non sono mancate le similitudini tra diritto e arte - ius est ars è la lapidaria e incrollabile convinzione con la quale si apre il digesto giustinianeo - così come quelle tra diritto e musica, diritto e forma, diritto e letteratura, tutte forse rientranti nel più ampio ambito di diritto ed estetica.
Nel momento in cui i processi di trasformazione della giuridicità chiedono di pensare e di sfiorare la radicalità, è forse ad una riflessione più impegnata su questo nesso tra estetica e diritto che si può con fiducia e impegno guardare, non pensando di iniziare un nuovo campo d’indagine ma con la convinzione che proprio questo ambito tanto antico possa ancora riservare delle significa
tive risposte al giurista ed al filosofo di oggi che vogliano impegnarsi nell’interrogarlo e nel ripercorrerlo. Su questa convinzione nasce la collana del CRED, il Centro di ricerca per l’estetica del diritto, la quale intende fornire un luogo di approfondimento che tenga conto del passato, con la sezione Biblioteca, e del futuro, con la sezione Studi e ricerche; nella prima si pubblicano testi la cui reperibilità è ormai difficile ma che costituiscono un patrimonio rilevante per pensare l’estetica del diritto, nella seconda, invece, si presentano i frutti delle ricerche in corso.
L’estetica del diritto, tanto guardando agli studi che l’hanno evidenziata, tratteggiata, pensata, o semplicemente lasciata intravedere, quanto con riferimento alle ricerche che oggi la indagano, è un settore dagli itinerari differenti e diversi, da praticare e invogliare per prendere sempre più dimestichezza con un fenomeno difficilmente definibile com’è il diritto ma così ineludibile, nella profondità speculativa ed esistenziale, da non poter essere ignorato e da non dover essere mistificato. Se lo spirito dei tempi e la storia non sono alla base del diritto, sono certamente le modalità attraverso le quali poterne cogliere l’unità nella pluralità delle sue manifestazioni tutte, forse, collegate con la misura, l’ordine, la forma, elementi, appunto, di una estetica del diritto, pur nelle differenti direzioni nelle quali questa può svilupparsi, comporsi, delinearsi.
La pubblicazione di un volume nella collana, coordinata dai direttori con l’ausilio del collegio scientifico, segue le regole attualmente accettate per le pubblicazioni scientifiche, compresa la doppia revisione tra pari, peer review.