Coordinate Ermeneutiche di Diritto Civile a cura di M. SANTISE
La V Edizione delle Coordinate Ermeneutiche di Diritto Civile vede la luce in un momento storico destinato a rimanere nei libri di Storia: la Pandemia, oltre a seminare lutti e paure, ha cambiato le nostre vite, imponendo modelli comportamentali inediti, rovesciando certezze che si immaginavano granitiche e chiamando tutti a responsabilità nuove, personali e collettivi.
L’emergenza sanitaria innescata dal dilagare del Covid-19 ha avuto inevitabili ripercussioni anche sul terreno del diritto, stimolando in ogni ambito riflessioni sulla necessità di adattare le tradizionali categorie giuridiche alle dirompenti e drammatiche conseguenze sociali scaturite dalla diffusione del contagio e dalla predisposizione, spesso estemporanea, dei relativi rimedi.
In questo contesto così incerto si muove la V Edizione delle Coordinate Ermeneutiche di Diritto Civile completamente rivista e aggiornata, con l’inserimento di nuovi capitoli, quali il capitolo 4 della Parte I, dedicato ai diritti fondamentali della persona, con un approfondimento sul diritto all’oblio in relazione al diritto di cronaca, il capitolo 5 della Parte II Sez. II, sul riconoscimento dello status di genitore alla “madre intenzionale”, il capitolo 3 della Parte IV, sulla divisione dell’eredità in relazione all’ immobile abusivo, il capitolo 14 della Parte VII dedicato in generale al tempo e contratto e alla rilevanza delle sopravvenienze fattuali e normative.
Al di là dell’introduzione di nuovi capitoli, il resto del manuale risulta aggiornato in ogni sua parte.
Si pensi al tormentato tema della maternità surrogata (attinto di recente dalla sentenza della Corte costituzionale n. 127/2020), alla distinzione tra diritti reali e diritti obbligatori, che ha dato alle Sezioni unite l’occasione di confermare il principio di tipicità dei diritti reali e di risolvere questioni giuridiche in tema di negozio atipico di concessione dello ius ad aedificandum, di diritti edificatori e di uso esclusivo della cosa comune. Si è poi dato conto della ancora non del tutto risolta questione della natura del condominio, giunta sino alla Corte di Giustizia UE che l’ha esaminata attraverso la lente della nozione del consumatore, della continua e inesorabile evoluzione del principio di buona fede e al connesso tema dell’obbligo di rinegoziazione che proprio dall’emergenza da Covid-19 ha trovato nuova linfa. Si sono poi registrati gli ultimi arresti giurisprudenziali relativi al tormentato tema degli interessi moratori e dell’usura, nonché in tema di danno non patrimoniale, con uno sguardo privilegiato alle sentenze San Martino bis che si sono pronunciate anche sulla responsabilità medica.
Il risultato finale è, come di consueto, un manuale operativo in cui il punto di partenza è rappresentato dallo studio dei principi generali del diritto civile che vengono declinati trasversalmente nelle varie branche del diritto civile, senza mai perdere di vista i recenti orientamenti giurisprudenziali.
Del resto, uno degli insegnamenti più importanti che ci viene anche dall’esperienza dell’epidemia è che, di fronte alle sfide di oggi, non solo sanitarie, ma anche economiche e culturali, l’unica ancora di salvezza rimane, in ogni contesto, la competenza tecnica, il cui consolidamento costituisce la premessa indispensabile per continuare a orientarsi anche nell’ora buia, in modo da affrontare con lucidità i nuovi problemi senza esserne sopraffatti.
Coordinate Ermeneutiche di Diritto Penale a cura di M. SANTISE e F. ZUNICA
La V Edizione delle Coordinate Ermeneutiche di Diritto Penale vede la luce in un momento storico destinato a rimanere nei libri di Storia: la Pandemia, oltre a seminare lutti e paure, ha cambiato le nostre vite, imponendo modelli comportamentali inediti, rovesciando certezze che si immaginavano granitiche e chiamando tutti a responsabilità nuove, personali e collettive.
L’emergenza sanitaria innescata dal dilagare del Covid-19 ha avuto inevitabili ripercussioni anche sul terreno del diritto, stimolando in ogni ambito riflessioni sulla necessità di adattare le tradizionali categorie giuridiche alle dirompenti e drammatiche conseguenze sociali scaturite dalla diffusione del contagio e dalla predisposizione, spesso estemporanea, dei relativi rimedi.
Anche il diritto penale non è rimasto insensibile a questa profonda evoluzione e dunque, nello spirito delle Coordinate ermeneutiche, con il loro sguardo sempre aperto al presente ma nella consapevolezza dell’importanza di non perdere mai di vista il punto di partenza dei vari istituti giuridici, abbiamo ritenuto doveroso un approfondimento sul punto, dedicando il capitolo conclusivo di questa nuova edizione all’impatto del Coronavirus sul diritto penale.
Non si tratta dell’unica novità, perché un ulteriore capitolo ha riguardato il settore dei reati in materia di stupefacenti, interessato da una pluralità di importanti pronunce delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, con risvolti anche sui principi generali del diritto penale.
Ampio spazio è stato poi dedicato, nell’ambito di una rivisitazione generale del testo, anche ad altre importanti novità legislative e giurisprudenziali, dalla riforma del reato di abuso di ufficio (decreto legge n. 76 del 2000) alla sentenza delle Sezioni Unite del 30 aprile 2020 in tema di confisca urbanistica, dalla pronuncia della Corte costituzionale sul delicato tema del “fine vita” all’adempimento del dovere nel caso del salvataggio in mare dei migranti.
Naturalmente restano all’inizio di molti capitoli i preziosi richiami storici curati dall’ottimo Professore Cosimo Cascione, ciò per ribadire la centralità della prospettiva storica, necessaria per comprendere le trasformazioni che da sempre accompagnano i fenomeni giuridici.
Del resto, uno degli insegnamenti più importanti che ci viene anche dall’esperienza dell’epidemia è che, di fronte alle sfide di oggi, non solo sanitarie, ma anche economiche e culturali, l’unica ancora di salvezza rimane, in ogni contesto, la competenza tecnica, il cui consolidamento costituisce la premessa indispensabile per continuare a orientarsi anche nell’ora buia, in modo da affrontare con lucidità i nuovi problemi senza esserne sopraffatti.
Coordinate Ermeneutiche di Diritto Amministrativo a cura di M. SANTISE
La V Edizione delle Coordinate Ermeneutiche di Diritto Amministrativo vede la luce in un momento storico destinato a rimanere nei libri di Storia: la Pandemia, oltre a seminare lutti e paure, ha cambiato le nostre vite, imponendo modelli comportamentali inediti, rovesciando certezze che si immaginavano granitiche e chiamando tutti a responsabilità nuove, personali e collettivi.
L’emergenza sanitaria innescata dal dilagare del Covid-19 ha avuto inevitabili ripercussioni anche sul terreno del diritto, stimolando in ogni ambito riflessioni sulla necessità di adattare le tradizionali categorie giuridiche alle dirompenti e drammatiche conseguenze sociali scaturite dalla diffusione del contagio e dalla predisposizione, spesso estemporanea, dei relativi rimedi.
In questo contesto così incerto si muove la V Edizione delle Coordinate Ermeneutiche di Amministrativo, completamente rivoluzionata, come si intuisce già da una semplice lettura dell’indice che è attualmente diviso in dieci parti e risulta notevolmente arricchito rispetto alle edizioni precedenti. Oltre all’introduzione di capitoli nuovi (come quello sui rapporti tra diritto interno e fonti sovranazionali e sul principio di precauzione), ogni singolo capitolo è stato rivisto e aggiornato, anche alla luce della tambureggiante giurisprudenza e ai continui interventi legislativi.
Si pensi al tema delle ordinanze di necessità e urgenza, che dall’emergenza da Covid-19 hanno trovato nuova linfa e hanno indotto l’interprete a riflettere sulla tenuta delle tradizionali categorie giuridiche, al tema dell’intelligenza artificiale applicata al diritto amministrativo, alle numerose sentenze dell’Adunanza plenaria in tema di accesso documentale e civico, alla questione della rinuncia abdicativa al diritto di proprietà, al silenzio assenso toccato dalla recente riforma del decreto semplificazioni, alla declinazione del principio di effettività della tutela nell’orientamento che predica l’esaurimento della discrezionalità della p.a., alla sempre tormentata figura della nullità nel diritto amministrativo, esaminata in profondità anche dall’Adunanza plenaria, al tema irrisolto della natura della responsabilità della p.a. e al connesso tema del riparto di giurisdizione, senza dimenticare le novità relative ai contratti pubblici, con precipuo riguardo al tema dell’avvalimento, del subappalto e degli obblighi dichiarativi in sede di gara.
Il risultato finale è, come di consueto, un manuale operativo in cui il punto di partenza è rappresentato dallo studio dei principi generali del diritto amministrativo che vengo-no declinati trasversalmente nelle varie branche del diritto amministrativo, senza mai perdere di vista i recenti orientamenti giurisprudenziali e i continui interventi legislativi.
Del resto, uno degli insegnamenti più importanti che ci viene anche dall’esperienza dell’epidemia è che, di fronte alle sfide di oggi, non solo sanitarie, ma anche economiche e culturali, l’unica ancora di salvezza rimane, in ogni contesto, la competenza tecnica, il cui consolidamento costituisce la premessa indispensabile per continuare a orientarsi anche nell’ora buia, in modo da affrontare con lucidità i nuovi problemi senza esserne sopraffatti.