Il testo segue il filo logico evocato nel titolo: nozioni di base ed estensioni, con degli approfondimenti. Fin da subito, nei capitoli 1, 2 e 3, unitamente agli aspetti quantitativi e schemi di contabilità (riferiti all’economia italiana), è presentata la formazione del reddito aggregato con pr...
Il testo segue il filo logico evocato nel titolo: nozioni di base ed estensioni, con degli approfondimenti. Fin da subito, nei capitoli 1, 2 e 3, unitamente agli aspetti quantitativi e schemi di contabilità (riferiti all’economia italiana), è presentata la formazione del reddito aggregato con prezzi flessibili. L’innovazione, già in precedenti opere, di anticipare il meccanismo della domanda ed offerta globale (e di ciclo economico), è stata qui mantenuta. La domanda aggregata, con la teoria keynesiana del reddito e la politica fiscale, l’offerta di moneta ed il SEBC (con la manovra dei tassi ufficiali d’interesse di riferimento), sono trattati nei successivi capitoli come “fondamenti” della domanda globale, integrano la discussione con la “curva di Laffer” (spiegata come “derivato” della teoria del monopolio), e con una ragionata sistemazione delle modifiche del “Patto di Stabilità”, dovute al “six pact” e “two pack”. Nei capitoli 7 ed 8 un apparato grafico (di tipo IS-LM) conclude una procedura di costruzione critica della curva di offerta globale. Completano il percorso di base sia la dimostrazione di inesistenza della domanda globale se la politica monetaria è intesa come controllo del tasso di interesse, sia la soluzione per mezzo di un modello di “price targeting”. I successivi capitoli 10, 11 e 12 studiano l’inflazione (in un confronto tra scuola keynesiana e nuova macroeconomia classica), la formazione simultanea del reddito reale e del tasso d’inflazione nel modello di domanda ed offerta globale “estese”, superamento di quello convenzionale. Ma anche il modello “esteso” “implode” se la politica monetaria si intende come controllo del tasso d’interesse. Il capitolo 12 ricostruisce (anche con confronti tra scuole) un modello di “inflation targeting”. Per gli aspetti teorici e di policy, tale modello è anche proposto come “ponte” verso i sofisticati modelli monetari “di frontiera”, i modelli DSGE. Il percorso dimostra che, pur con strumenti “verbali“ blandamente matematici, è possibile spingersi fino alla frontiera attuale della ricerca (con le dovute differenze per le sofisticazioni matematiche ed econometriche). Il percorso conclude, idealmente, il progetto che spinse, tanti anni fa, l’A. (“nato” scientificamente come economista matematico) ad accettare la sfida di insegnare Economia in un Facoltà di Giurisprudenza. La Macroeconomia si è evoluta. Tanto, da rendere “Giurassica” la figura del “macroeconomista intuitivo”. L’homo macroeconomicus che gli è succeduto, è un “tecnico” sofisticato, “mutazione genetica” combinazione di studioso con basi avanzate di microeconomia, di dinamica, di calcolo delle probabilità, di competenze econometriche elevate, programmatore e utente di software avanzati, il tutto anche “cementato” da buone dosi di intuizioni. In tale prospettiva, il testo non rinuncia ad una doppia funzione: di mettere in condizioni gli studenti, che lo desiderano, di proseguire negli studi economici con (almeno) un’idea dei problemi che le suddette tecniche sofisticate trattano, e creare una forma mentis per gli altri, che, orientati ad altri “mestieri”, desiderano impadronirsi degli strumenti concettuali adeguati per essere partecipi delle scelte politiche e delle difficoltà economiche del nostro paese. Giuseppe Chirichiello è professore ordinario di Economia Politica alla “Sapienza”. È Autore di numerose opere di teoria economica, in italiano ed in inglese.