La V Edizione delle Coordinate Ermeneutiche di Diritto Penale vede la luce in un momento storico destinato a rimanere nei libri di Storia: la Pandemia, oltre a seminare lutti e paure, ha cambiato le nostre vite, imponendo modelli comportamentali inediti, rovesciando certezze che si immaginavano granitiche e chiamando tutti a responsabilità nuove, personali e collettive.
L’emergenza sanitaria innescata dal dilagare del Covid-19 ha avuto inevitabili ripercussioni anche sul terreno del diritto, stimolando in ogni ambito riflessioni sulla necessità di adattare le tradizionali categorie giuridiche alle dirompenti e drammatiche conseguenze sociali scaturite dalla diffusione del contagio e dalla predisposizione, spesso estemporanea, dei relativi rimedi.
Anche il diritto penale non è rimasto insensibile a questa profonda evoluzione e dunque, nello spirito delle Coordinate ermeneutiche, con il loro sguardo sempre aperto al presente ma nella consapevolezza dell’importanza di non perdere mai di vista il punto di partenza dei vari istituti giuridici, abbiamo ritenuto doveroso un approfondimento sul punto, dedicando il capitolo conclusivo di questa nuova edizione all’impatto del Coronavirus sul diritto penale.
Non si tratta dell’unica novità, perché un ulteriore capitolo ha riguardato il settore dei reati in materia di stupefacenti, interessato da una pluralità di importanti pronunce delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, con risvolti anche sui principi generali del diritto penale.
Ampio spazio è stato poi dedicato, nell’ambito di una rivisitazione generale del testo, anche ad altre importanti novità legislative e giurisprudenziali, dalla riforma del reato di abuso di ufficio (decreto legge n. 76 del 2000) alla sentenza delle Sezioni Unite del 30 aprile 2020 in tema di confisca urbanistica, dalla pronuncia della Corte costituzionale sul delicato tema del “fine vita” all’adempimento del dovere nel caso del salvataggio in mare dei migranti.
Naturalmente restano all’inizio di molti capitoli i preziosi richiami storici curati dall’ottimo Professore Cosimo Cascione, ciò per ribadire la centralità della prospettiva storica, necessaria per comprendere le trasformazioni che da sempre accompagnano i fenomeni giuridici.
Del resto, uno degli insegnamenti più importanti che ci viene anche dall’esperienza dell’epidemia è che, di fronte alle sfide di oggi, non solo sanitarie, ma anche economiche e culturali, l’unica ancora di salvezza rimane, in ogni contesto, la competenza tecnica, il cui consolidamento costituisce la premessa indispensabile per continuare a orientarsi anche nell’ora buia, in modo da affrontare con lucidità i nuovi problemi senza esserne sopraffatti.