Quest’opera segue la precedente Diritto comparato. Lezioni e materiali, di Gianmaria Ajani, Domenico Francavilla e Barbara Pasa, edita da Giappichelli nel 2018, che a sua volta sostituiva il volume Diritto comparato. Casi e materiali di Gianmaria Ajani e Barbara Pasa, edito da Giappichelli nel 2013 con l’aggiunta di un nuovo autore, Domenico Francavilla, e con la collaborazione di Riccardo Viviani.
Rispetto all’opera precedente (Diritto comparato. Lezioni e materiali) si segnalano alcune importanti novità nella struttura. Le originarie tre parti sono adesso concepite come volumi autonomi: 1. Questioni di metodo; 2. Il confronto common law/civil law; 3. I diritti asiatici e africani. Pur nella unità della impostazione, si intende in tal modo andare incontro alle esigenze di flessibilità e di modularità per l’utilizzo in diversi corsi di laurea ed esperienze didattiche, sia tradizionali sia blended o interamente a distanza, oltre che all’interesse degli studiosi e in generale dei lettori per aspetti specifici del diritto comparato. Si è scelto di utilizzare per ciascun volume la Bibliografia generale dell’opera in modo che questo strumento sia sempre disponibile nella sua interezza.
L’opera rimane caratterizzata da un ampio ricorso a documenti, integrati nel testo in modo da permettere una completa fruibilità anche da parte di studenti non frequentanti. L’opera è inoltre accompagnata da un Supplemento ca-si e materiali, un volume online che sostituisce il precedente sito collegato all’opera e permette una fruizione più immediata dei materiali. Il Supplemento include le versioni estese di alcuni documenti già presenti nel testo e molti altri documenti e strumenti didattici. In particolare, il Supplemento contiene sintetiche Unità Didattiche, che riassumono i contenuti principali dei Capitoli ai quali si riferiscono, segnalano le fonti normative o la giurisprudenza rilevanti, indicano una breve bibliografia per approfondimenti e propongono alcuni materiali multimediali, particolarmente importanti in una indagine di diritto comparato che vuole essere innanzitutto un’introduzione alla diversità nel diritto, percepibile più concretamente attraverso le immagini. Le indicazioni bibliografiche indicate nelle Unità didattiche contestualizzano la Bibliografia generale dell’opera e permettono agli studenti di avere riferimenti attendibili a dei testi che possono essere utilizzati sia per considerare analisi diverse degli argomenti trattati nel nostro volume, sia per lavori di approfondimento. Il Supplemento contiene inoltre dei Temi svolti: si tratta di brevi testi che riguardano questioni molto dibattute, o comunque rilevanti per ragioni di attualità, e Domande per l’autovalutazione. Gli Esercizi di micro-comparazione che erano online nell’opera precedente sono adesso integrati nel primo volume dell’opera.
Nell’Introduzione del 2018 scrivevamo: “Diritto comparato. Lezioni e materiali è adatto a modalità di didattica tradizionale, ma è pensato per una attività didattica da erogare anche in modalità blended (in classe e a distanza), o interamente a distanza”. Evidenziavamo inoltre l’importanza di “avviare gli studenti a un’analisi e comprensione degli argomenti trattati secondo modalità più libere, che, da una parte, valorizzino la diversità degli interessi e, dall’altra, permettano di approfondire i contenuti secondo le modalità di apprendimento ‘diffuso’. Sollecitate dal Ministero e facilitate dall’utilizzo dei moderni device da parte degli studenti, sempre più connessi e digitali, le Università italiane stanno proponendo una didattica innovativa che sposta l’attenzione dal docente allo studente, al quale viene richiesto di partecipare attivamente alla costruzione della propria formazione. Si tratta di un passaggio da modelli di apprendimento trasmissivi a modelli a carattere costruttivo e collaborativo, in cui si afferma la centralità del ruolo dello studente e dove il docente non è più fonte unica del sapere, ma stimolo alla motivazione e all’indagine autonoma”.
Se la centralità del ruolo attivo dello studente non è certamente una novità nel dibattito sulla formazione dei giuristi, inevitabilmente l’insegnamento universitario è stato trasformato dagli effetti del Covid-19 a partire, in Italia, dal marzo 2020. Tutte le Università, docenti e studenti hanno dovuto confrontarsi con una didattica interamente a distanza. Da questo punto di vista, in un dibattito ancora aperto e in un quadro di ritorno alla normalità, ci sentiamo di fare solo due osservazioni. La prima è che la didattica a distanza imposta dalle circostanze, nonostante gli sforzi dei docenti e degli studenti, ha finito in alcuni casi per indebolire la centralità dello studente. La seconda è che, per quanto rimanga importante il dibattito sulle modalità dell’insegnamento, occorre sempre partire dagli obiettivi formativi, dalle conoscenze e competenze che si ritengono importanti.
Da questo punto di vista lo spirito dell’opera è immutato. Gli argomenti trattati, le competenze e le abilità che si intendono formare costituiscono parte essenziale del percorso formativo del giurista contemporaneo. In particolare, l’opera introduce alla conoscenza delle diverse tradizioni giuridiche, in prospettiva diacronica e sincronica, e indirizza i lettori verso la comprensione e la soluzione di casi giurisprudenziali rilevanti.
I principali obiettivi formativi riguardano nello specifico la capacità di: a) integrare le conoscenze relative al proprio sistema di diritto con quelle riguardanti altri ordinamenti o sistemi che utilizzano meccanismi di controllo sociale diversi; b) riconoscere il pluralismo delle fonti e la sua complessità, nella consapevolezza che non tutti gli ordinamenti giuridici sono modellati sul diritto romano, e che non tutti presentano il medesimo grado di fedeltà alla lettera della legge scritta; c) formulare giudizi critici sulla base di informazioni limitate o incomplete, inclusa la capacità di riflessione autonoma su responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle conoscenze acquisite circa la diversità del diritto e la sua mutevolezza; d) applicare le metodologie della comparazione giuridica, al fine di acquisire competenze multidisciplinari per un proficuo studio delle diverse tradizioni giuridiche; e) applicare tali metodi alla soluzione di casi pratici che presentino elementi di estraneità. L’acquisizione di tali competenze ed abilità sarà indispensabile nei successivi anni di studio, quando gli studenti potranno approfondire lo studio di altri di-ritti (diritto anglo-americano, diritto africano, diritto cinese, diritto dell’India, ecc.) o di alcuni temi specifici (nell’ambito del diritto privato comparato, costituzionale comparato, diritto privato europeo, contratti internazionali, ecc.). Obiettivo finale è quello di formare laureati dotati di competenze e abilità giuridiche spendibili a livello transnazionale, e di sensibilità rispettose delle diverse tradizioni giuridiche. Qualità indispensabili sia per le professioni forensi tradizionali (avvocato, magistrato, notaio), sia per quelle più innovative (traduttore giuridico, mediatore giuridico, operatore in ONG), sia infine per accedere alla carriera diplomatica o per diventare un funzionario europeo.
L’opera è stata completamente rivista ed è aggiornata al 2022 dando conto degli sviluppi più recenti, dalla Brexit al Codice civile cinese. Ringraziamo i colleghi e le colleghe, gli studenti e le studentesse che hanno contribuito ad aggiornare e migliorare questo volume. Un ringraziamento particolare va al dott. Riccardo Viviani, che grazie alla sua esperienza prima come studente e poi come collaboratore e tutor ha dato un importante contributo alla revisione dell’opera nel 2018, da cui anche questa nuova edizione trae beneficio.
Consapevoli delle difficoltà che si pongono nella scrittura di un’opera di questo tipo, speriamo che possa rappresentare uno strumento utile e interessante per tutti coloro che vogliano pensare, attraverso il diritto, ai problemi globali di oggi.