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"La definitiva uscita del Regno Unito dall’Unione Europea tramite l’EU-UK Trade and Cooperation Agreement e l’avvento della terribile stagione pandemica di Covid-19 hanno dato inaspettatamente impulso all’Unione Europea, che ha ritrovato slancio sociale e solidaristico in un periodo di gravi difficoltà economico-finanziarie e sanitarie. Accanto ai temi del green deal, della digitalizzazione, del rafforzamento democratico delle Istituzioni, è ricomparso vigorosamente sulla scena politica europea l’obiettivo della coesione sociale e della tenuta dei livelli occupazionali in un contesto di condizioni del lavoro dignitose. Il rinnovato senso di appartenenza e di solidarietà, pur tra innegabili distinguo e provvisori arresti, ha consentito di arginare e superare i nazionalismi separatisti che avevano offuscato la visione identitaria europea nel corso del passato lustro.
Sono state così messe in campo numerose iniziative sia sul versante normativo – dalla dir. 2019/1158/UE relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i caregivers, alla dir. 2019/1152/UE relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea, al reg. 2019/1149/UE che istituisce l’Autorità europea del lavoro, al reg. 2019/1238/UE del 20 giugno 2019, relativo al Prodotto pensionistico individuale paneuropeo, alla Proposta di dir. COM/2020/682 sul salario minimo adeguato, e altre ancora –, sia su quello finanziario. In particolare, oltre ai tradizionali strumenti del FSE, EaSI, FEG, FEAD, è stato introdotto il SURE (sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza), che è un sistema di prestiti agli Stati a tassi di mercato agevolato dalla garanzia UE, attivato dagli Stati stessi su base volontaria, per finanziare i regimi di riduzione dell’orario lavorativo e misure analoghe in funzione della salvaguardia dei posti di lavoro e dei livelli di reddito minimi.
L’Italia ad ora ne è risultata beneficiaria per 27.4 miliardi di euro, con un risparmio, atteso nel corso del prossimo ventennio di restituzione in termini di minori tassi di interesse da erogare sul prestito rispetto a quelli offerti dal mercato dei buoni del tesoro nazionali, per circa 4.4 miliardi di euro. Ed è stato altresì introdotto il Next Generation UE che è un piano di prestiti a lungo termine per finanziare a tassi agevolati iniziative degli Stati membri in favore della ripresa economica e industriale in nume-rose aree quali il mercato unico, l’agenda digitale, le risorse naturali, la coesione e la resilienza, la migrazione e le frontiere, la pubblica amministrazione europea. Uno sforzo finanziario senza precedenti, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.000 miliardi di euro, per conseguire, fra l’altro, gli obiettivi della competitività sostenibile, dell’equità sociale e dello sviluppo e modernizzazione delle competenze.
Dinanzi al flagello della pandemia, che ha così profondamente inciso su modi e forme del lavoro, sull’organizzazione dell’impresa e sulla dimensione territoriale delle attività produttive, ed ai conseguenti impatti istituzionali, regolativi e finanziari generati sul funzionamento dell’Unione Europea, non poteva procrastinarsi la confezione di una nuova edizione del Manuale che tenesse conto delle mutate condizioni dello scenario europeo, dei suoi attori e delle sue dinamiche. Alla luce della drastica modifica del quadro di riferimento, si è voluto non solo aggiornare, con le novità normative, amministrative e giurisprudenziali intervenute, l’impianto descrittivo e classificatorio consolidato nelle precedenti edizioni, ma anche allargare l’orizzonte su due ambiti di assoluta attualità politico – sindacale: il salario minimo adeguato quale strumento di contrasto al fenomeno in crescente espansione dei working poor ed il lavoro tramite piattaforma digitale nelle sue proiezioni qualificatorie, disciplinari e contrattuali. Insomma si tratta, almeno nel nostro auspicio, di una edizione al passo con i tempi, più ricca e articolata per l’incremento di complessità dell’ordinamento sociale UE e ciononostante di facile fruibilità ed accesso, anche grazie alla nuova versione in e-book.
L’apprezzamento registrato dalle passate edizioni ci induce ad un cauto ottimismo. I Curatori" (Tratta dalla Premessa alla terza edizione)