Il biennio che separa questa edizione dalla precedente non porta straordinarie novità.
Una fra esse costringe a rettificare quanto si diceva, presentando la settima edizione, circa l’entrata in vigore del codice della crisi e dell’insolvenza: lì si indicava settembre 2021, indicazione peraltro...
Il biennio che separa questa edizione dalla precedente non porta straordinarie novità.
Una fra esse costringe a rettificare quanto si diceva, presentando la settima edizione, circa l’entrata in vigore del codice della crisi e dell’insolvenza: lì si indicava settembre 2021, indicazione peraltro smentita dal d.l. 118/2021 convertito nella l. 147/2021, che differisce l’operatività del codice a maggio 2022. Sempre a proposito di crisi e insolvenza: lo stesso d.l. 118/2021 introduce la procedura di composizione negoziata della crisi sotto la regia di un esperto facilitatore, mentre il d.l. 137/2020, convertito nella l. 176/2020, anticipa, rispetto all’entrata in vigore del codice, la possibilità di esdebitazione dell’incapiente; infine, cambia la definizione di “crisi” dell’impresa (d.lgs. 147/2020).
Slitta l’entrata in vigore del nuovo limite all’uso del contante (d.l. 162/2021). Cambia, in attuazione di una direttiva europea, la disciplina della garanzia di conformità nella vendita di beni di consumo (d.lgs. 170/2021, che integra il codice del consumo). Compaiono altre norme di diritto interno che attuano direttive di interesse privatistico: in materia di diritto d’autore (d.lgs. 177/2021), di fornitura di contenuti e servizi digitali (d.lgs. 173/2021), di comunicazioni elettroniche (d.lgs. 207/2021). E si prefigurano ritocchi all’azione di classe per i consumatori (direttiva europea 1828/2020).
Nel campo delle persone e della famiglia si segnalano la legge delega per la riforma del processo civile, che prefigura un unico tribunale e un procedimento unificato per le persone, i minorenni e le famiglie (l. 206/2021), e la sentenza della Corte costituzionale (131/2022), che interviene sul cognome del figlio in nome dell’uguaglianza fra il padre e la madre.
Novità anche per il lavoro femminile: la l. 162/2021 modifica il codice delle pari opportunità per rafforzare la parità salariale fra lavoratrici e lavoratori.
S’introducono poi riferimenti a fenomeni e problemi creati dagli sviluppi delle tecnologie digitali, che sfidano categorie, principi, regole tradizionali del diritto privato: trovano spazio concetti come beni digitali, moneta digitale o virtuale (come i bitcoin), eredità digitale.
Infine, pur non producendo immediati effetti pratici, ha senza dubbio un rilevante valore ideale la modifica dell’art. 41 C., portata (insieme con quella dell’art. 9) dalla l.c. 1/2022: fra i vincoli costituzionali all’iniziativa economica privata adesso figura la salvaguardia dell’ambiente.
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