È questa l’ottava edizione del Manuale di diritto del turismo.
Tutto è cambiato da quando la precedente edizione (la settima, nella lunga vita di questo Manuale) fu pubblicata nel 2019 e raggiunse gli studenti, gli studiosi e gli operatori del diritto del turismo.
In quell’anno il settore dei viaggi era cresciuto in modo esponenziale e le prospettive di sviluppo erano impressionanti: nel 2006 erano stati registrati 846 milioni di arrivi internazionali in tutto il mondo. Dieci anni dopo, la UNWTO – United Nation World Tourism Organization, rilevò 1,2 miliardi di viaggiatori, mentre le stime della Banca mondiale prevedevano oltre 1,8 miliardi di turisti entro il 2029, con un incremento di oltre 420 milioni di posti di lavoro secondo il World Travel & Tourism Council.
Qualche anno prima, nel 2017 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva proclamato il 2017 “Anno internazionale per il Turismo Sostenibile per lo Sviluppo” (International Year for Sustainable Tourism for Development).
I problemi erano, quindi, quelli della crescita esponenziale, della sostenibilità e dello sviluppo del turismo digitale. Sempre più turisti organizzavano i viaggi su internet. Era cambiato profondamente il modo in cui si sviluppava il rapporto tra utente e fornitore di servizi. Sembrava essenziale che il diritto del turismo si confrontasse con la sempre più rilevante funzione che avevano assunto le piattaforme di offerta online.
Se questi erano i temi sui quali incominciavano ad interrogarsi gli studiosi del diritto del turismo, a febbraio 2020 tutto è improvvisamente cambiato, e nel mon-do è sceso il silenzio del lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19.
Il turismo come impresa non esisteva più. Alberghi chiusi. Ristoranti chiusi. Aerei a terra. Musei deserti. Cinema e teatri chiusi. Visite cancellate. Palestre chiuse. Eventi cancellati. Stadi chiusi. Navi da crociera convertite in ospedali galleggianti. Qualche albergo convertito in residenza Covid. In pochi mesi, il turismo scomparve. I turisti svanirono. Una pausa illusoria durante l’estate. Poi, a ottobre 2020, la seconda ondata. E poi la terza. E nell’inverno (nevoso) chiusi gli impianti sciistici. Al desolante quadro si aggiunsero le frontiere chiuse, riaperte, richiuse secondo l’imprevedibile susseguirsi delle mutazioni del virus. E ancora, la gravissima crisi operativa e finanziaria delle imprese del settore, la chiusura di molte aziende, la cassa integrazione e il licenziamento dei lavoratori, il dramma dei professionisti del turismo, i disagi per i viaggiatori e la vicenda relativa ai voucher.
Il diritto del turismo si ripiegò in se stesso per affrontare i problemi collegati alla risoluzione dei contratti turistici, tentando di contemperare i diritti dei turisti con l’esigenza di proteggere l’industria turistica.
Questa ottava edizione del Manuale è segnata dalla ripresa del turismo, che risorge dopo la crisi. Dalla prima edizione, che risale al lontano 1999 (eravamo nel secolo scorso!) il Manuale ha accompagnato l’evoluzione del diritto del turismo, cercando di coglierne e spiegarne la natura e di ricostruirne la struttura.
Da allora il diritto del turismo si è consolidato in una struttura sistematica ed interdisciplinare, che ci ha indotto in questa edizione, come in passato, a mantenere la suddivisione della materia in tre parti: turismo e principi, turismo e amministrazione, turismo e forme di autonomia privata.
L’analisi del diritto del turismo – una concezione unitaria che siamo orgogliosi di aver contribuito a costruire nell’arco di oltre vent’anni – è condotta nella prospettiva dei “poteri giuridici”. Il contenuto è quindi organizzato secondo le competenze normative (degli ordinamenti statale, regionali, dell’Unione europea, internazionale generale), le competenze amministrative (riferite alle diverse azioni: governo, promozione, incentivazione, controllo su imprese e professioni, leva fiscale) ed il ruolo dell’autonomia privata. Sulle tre parti campeggia – in questa edizione come nella precedente – la parola «turismo», a significare e testimoniare l’unità interdisciplinare della materia: Parte prima: Turismo e principi, Parte seconda: Turismo e amministrazione, Parte terza: Turismo e forme di autonomia privata.
L’esperienza di viaggio nel terzo millennio è ora fortemente influenzata dalle nuove tecnologie e dalla transizione digitale. L’innovazione tecnologia e` da sempre parte integrante dei sistemi di mobilita` ed e` destinata a cambiare profondamente il rapporto con la dimensione del viaggio.
L’intelligenza artificiale e gli strumenti digitali hanno trasformato il modo in cui i viaggiatori interagiscono con gli operatori del mercato. Le aspettative dei clienti aumentano al pari dello sviluppo tecnologico, riducendo progressivamente il divario tra il non-travel e il travel retail.
La disponibilità di strumenti evoluti spinge i fornitori dei servizi ad adattarsi al mutevole contesto digitale e ad avvalersi di piattaforme intelligenti. Le imprese del turismo continueranno a crescere anche in funzione della tecnologia che saranno in grado di implementare, creando rapporti personalizzati con i propri clienti.
La capacita` di gestire il flusso costante di nuove soluzioni rappresenta una sfida decisiva per assecondare l’esigenza dei viaggiatori di accedere ai servizi. Il panorama digitale della mobilita` e del turismo si e` già arricchito di sistemi facilitati di pagamento, riconoscimento vocale, realtà virtuale, realtà aumentata, robot e intelligenza artificiale.
Sta cambiando profondamente il modo in cui i consumatori si aspettano di interagire con i fornitori dei servizi. E` oggi possibile fornire in maniera semplice un’am¬pia gamma di soluzioni personalizzate e dilatare l’esperienza di viaggio del cliente. Le imprese hanno la concreta opportunità di ottenere un significativo vantaggio competitivo attraverso l’impiego generalizzato di nuovi strumenti intelligenti.
L’alta tecnologia influenza ormai ogni aspetto del settore dei viaggi, dalle società di trasporto ai servizi di ospitalità, dalle agenzie di viaggio alle stesse destinazioni turistiche.
Gli operatori più evoluti sfruttano appieno le potenzialità dei sistemi di intelligenza artificiale per supportare la scelta del prodotto e per favorire la commercializzazione dei servizi, sino all’impiego della realtà virtuale indicata dal metaverso. Le imprese utilizzano i nuovi dispositivi per facilitare la mobilita` dei passeggeri e per organizzare i sistemi di pagamento. Gli strumenti digitali consentono ai travel agent di esaltare le esperienze di viaggio dei turisti e di attivare nuove leve di marketing. La gestione dei i big data permette, infine, di sfruttare appieno le informazioni disponibili e ottenere la lealtà dei consumatori.
In questo scenario, negli ultimi dieci anni le possibilità offerte dalla rete hanno rivoluzionato il mondo della distribuzione dei servizi turistici. Ai canali tradizionali si sono affiancati e in larga parte sostituiti nuovi strumenti di promozione e nuovi sistemi di vendita, che hanno trasformato il modo in cui gli operatori del travel oggi si rapportano ai viaggiatori.